Può succedere di non avere voglia di tornare al lavoro dopo le ferie, ma tra questo pensiero e l’effettiva assenza possono esserci gravi conseguenze, fino al licenziamento.
In questo articolo vedremo cosa si intende per mancato rientro dalle ferie e quali motivazioni possono portare una lavoratrice o un lavoratore a non riprendere l’attività alla data stabilita con l’azienda.
Ci concentreremo poi sul caso del mancato rientro per malattia, analizzando la possibile sovrapposizione tra il diritto al riposo e l’assenza per motivi di salute.
Infine, esploreremo cosa succede quando il lavoratore non comunica né giustifica la propria assenza e quali strumenti ha a disposizione il datore di lavoro per tutelare la propria organizzazione.
Indice dei contenuti
Cos’è il mancato rientro dalle ferie?
Le ferie rappresentano un diritto garantito dalla Costituzione all’art. 36, che stabilisce quanto segue:
“Il lavoratore ha diritto al riposo settimanale e a ferie annuali retribuite, e non può rinunziarvi.”
Pertanto, godere delle ferie nei periodi concordati con il datore di lavoro, nel rispetto delle normative, è un diritto, ma rientrare dalle vacanze è un dovere.
Un mancato rientro può causare danni significativi all’attività lavorativa, con ripercussioni sul datore di lavoro e sui colleghi.
Tuttavia, ci possono essere valide ragioni per il mancato rientro, come malattie, incidenti o problemi oggettivi legati ai trasporti, per esempio voli cancellati per maltempo.
Per evitare o attenuare le conseguenze di un’assenza prolungata, è fondamentale mantenere una comunicazione aperta con il datore di lavoro e fornire tempestivamente le giustificazioni necessarie.
Vediamo quindi cosa accade in caso di malattia e quali azioni può intraprendere il datore di lavoro in caso di un’assenza ingiustificata prolungata.
Mancato rientro dalle ferie per malattia
Se il mancato rientro dalle ferie è causato da un problema di salute, come l’insorgere di una malattia o un incidente che richieda cure mediche, ricovero o l’utilizzo di dispositivi che impediscono fisicamente il ritorno al lavoro, è fondamentale che il dipendente informi tempestivamente il datore di lavoro.
Deve, inoltre, avviare le normali procedure per la certificazione della malattia e la richiesta dell’indennità relativa.
Per approfondire questo tema, consigliamo la lettura della nostra guida Come funziona l’indennità di malattia INPS.
È importante verificare se vi sia una sovrapposizione temporale tra l’inizio della malattia e i giorni di ferie, così da stabilire con precisione quali giorni di ferie non sono stati effettivamente goduti e possono essere recuperati successivamente.
Attenzione: la sospensione delle ferie per malattia è applicabile solo quando la patologia compromette realmente il godimento delle ferie, come nel caso di un ricovero. La sospensione sarà valutata caso per caso, anche attraverso una visita fiscale richiesta dal datore di lavoro.
Ad esempio, un lavoratore che ha programmato 10 giorni di ferie ma si ammala all’8° giorno, impedendogli di beneficiare del riposo, può ottenere il congedo di malattia. Se comunica tutto correttamente, i 2 giorni di ferie non goduti potranno essere recuperati in seguito.
Mancato rientro dalle ferie senza giustificazione
Abbiamo parlato di malattia, ma il mancato rientro dalle ferie può anche dipendere da fattori esterni e incontrollabili per il lavoratore, come l’annullamento di un volo a causa del maltempo o altri problemi indipendenti dalla sua volontà.
Qualunque sia la causa, per evitare le gravi conseguenze di un’assenza ingiustificata, la lavoratrice o il lavoratore deve:
- comunicare tempestivamente l’impossibilità di rientrare;
- fornire la documentazione necessaria che dimostri l’impedimento al rientro nella data stabilita con l’azienda.
Se mancano comunicazione e documentazione, il datore di lavoro considera l’assenza come ingiustificata. Questo costituisce un illecito disciplinare, sanzionabile secondo le norme del CCNL di riferimento.
Le sanzioni, in ordine di gravità, includono:
- richiamo verbale, senza un provvedimento formale;
- richiamo scritto, notificato a mano o tramite raccomandata, noto anche come ammonizione;
- multa detratta dalla busta paga;
- trasferimento per incompatibilità con colleghi o superiori;
- licenziamento.
L’azienda dispone, quindi, di una serie di strumenti per proteggere la propria organizzazione e gli altri dipendenti da eventuali comportamenti illeciti del lavoratore che non rientra regolarmente dalle ferie.
Per conoscere nel dettaglio tutti i possibili provvedimenti, consigliamo di leggere la nostra guida Cosa succede in caso di assenza ingiustificata?.