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Nuovo congedo di paternità obbligatorio: cosa prevede

Categoria: Welfare
Dic 5, 2022
Redazione
Nuovo congedo di paternità obbligatorio cosa prevede

Lo scorso 27 ottobre l’INPS ha pubblicato una circolare contenente chiarimenti in merito alle novità introdotte dal Decreto legislativo 30 giugno 2022, n. 105, che va a modificare e aggiornare le modalità di fruizione del congedo di paternità obbligatorio

Com’è noto, il nostro ordinamento giuridico prevede già un congedo di paternità, introdotto in via sperimentale nel 2012 e divenuto strutturale con la Legge di bilancio per l’anno 2022, che consente al padre lavoratore di usufruire di un congedo obbligatorio di 10 giorni, in seguito a parto, adozione o affidamento, e un congedo facoltativo

Per approfondire, invitiamo a leggere il nostro articolo Come funziona il congedo di paternità.

Vediamo insieme quali sono le modifiche introdotte con il D.lgs 105/2022 e cosa prevede il nuovo congedo di paternità obbligatorio

Nuovo congedo di paternità obbligatorio: cos’è cambiato

Il D.lgs n. 105/2022 ha sancito l’abrogazione del congedo obbligatorio e del congedo facoltativo del padre, sostituendoli con il nuovo congedo di paternità obbligatorio.

Cosa prevede, quindi, questo nuovo congedo di paternità? 

  • Il padre lavoratore può astenersi dal lavoro per un periodo di 10 giorni lavorativi, frazionabili a giorni ma non a ore, anche in via continuativa, a partire dai due mesi precedenti alla data presunta del parto ed entro i cinque mesi successivi, anche in caso di morte perinatale del figlio;
  • in caso di parto plurimo, i giorni di congedo passano da 10 a 20;
  • il congedo è fruibile dal padre anche durante il congedo di maternità della madre lavoratrice;
  • il congedo si applica anche al padre adottivo o affidatario;
  • il congedo è riconosciuto anche al padre che fruisce del congedo di paternità ai sensi dell’articolo 28 del Decreto Legislativo 26 marzo 2001, n. 151 (Testo unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità), ovvero in caso di morte o di grave infermità della madre ovvero di abbandono, nonché in caso di affidamento esclusivo del bambino al padre. In questo caso si parla di congedo di paternità alternativo.

Chi ha diritto al nuovo congedo di paternità obbligatorio?

Alcune novità sono state introdotte anche in merito alla platea di destinatari di questa misura

In effetti, fino ad ora il congedo parentale era previsto solo per i lavoratori dipendenti privati, mentre ora è stato esteso a tutti i lavoratori dipendenti, compresi:

  • i lavoratori domestici, per i quali non è prevista la sussistenza del requisito contributivo necessario per fruire del congedo di maternità o del congedo di paternità alternativo di cui all’articolo 28 del T.U.;
  • i lavoratori agricoli a tempo determinato, per i quali non deve sussistere il requisito contributivo.

Per queste due categorie di lavoratori è richiesta la sussistenza di un rapporto di lavoro in essere al momento della fruizione del congedo, mentre per gli altri può essere riconosciuto anche in caso di cessazione o sospensione del rapporto di lavoro, purché sussistano le condizioni di cui all’articolo 24 del T.U.

Anche i dipendenti di amministrazioni pubbliche possono usufruire del congedo di paternità obbligatorio e ricevere il relativo trattamento economico. Non ne hanno diritto, invece, i padri lavoratori iscritti alla Gestione separata e quelli autonomi, compresi i lavoratori dello spettacolo.

Per garantire questo diritto ai padri lavoratori è stato introdotto il nuovo articolo 31-bis al T.U. con cui si dispone che il rifiuto, l’opposizione o l’ostacolo all’esercizio dei diritti di assenza dal lavoro, è punito con la sanzione amministrativa da 516 euro a 2.582 euro

Quanto dura il nuovo congedo di paternità obbligatorio?

Abbiamo già accennato che questo strumento garantisce ai padri lavoratori dipendenti di fruire di 10 giorni lavorativi di congedo obbligatorio – venti nel caso di parto plurimo – nelle sole giornate lavorative, a partire dai due mesi prima della data presunta del parto ed entro i cinque mesi successivi alla data del parto. 

Nel caso di parto prematuro si riduce, ovviamente, il tempo di due mesi precedenti la nascita, mentre restano invariati i cinque mesi successivi. 

Le giornate di assenza dal lavoro prevedono l’erogazione di una indennità pari al 100% della retribuzione giornaliera, anticipata dal datore di lavoro in busta paga per conto dell’INPS.

Come richiedere il congedo?

I padri lavoratori devono inviare una comunicazione al datore di lavoro indicando i giorni in cui intendono fruire del congedo di paternità obbligatorio, con un anticipo di almeno cinque giorni.

La comunicazione deve avvenire in forma scritta oppure, se presente, mediante sistema informativo aziendale per la richiesta e la gestione delle assenze.

Se l’indennità viene erogata direttamente dall’INPS e non anticipata dal datore di lavoro, allora deve essere effettuata una domanda all’Ente per via telematica.

Per tutti i dettagli, invitiamo a consultare la Circolare n° 122 del 27-10-2022 dell’INPS

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