L’ISEE è uno dei documenti più richiesti dai cittadini e dai lavoratori italiani, essenziale per accedere a bonus e agevolazioni varie, come l’assegno unico familiare ad esempio.
In passato l’unico modo per ottenere questa attestazione era rivolgersi a un CAAF di CGIL, CISL, UIL, mentre da qualche anno è stato introdotto un servizio che consente di calcolare l’ISEE in autonomia direttamente sul sito dell’INPS, accedendo con le proprie credenziali e compilando la cosiddetta DSU (Dichiarazione Sostitutiva Unica).
Se non si è pratici con le procedure burocratiche e con le tecnologie digitali e telematiche, ci si può sempre recare presso un CAAF di CGIL, CISL, UIL presente nella propria zona di residenza.
Vediamo insieme come calcolare l’ISEE tramite il servizio dedicato messo a disposizione dell’ente previdenziale del nostro Paese.
Indice dei contenuti
Cos’è l’ISEE
Prima di vedere come calcolare l’ISEE sul sito dell’INPS è forse il caso di spiegare cos’è questo certificato, così importante per la vita pubblica dei cittadini italiani.
La sigla ISEE è l’acronimo di Indicatore della Situazione Economica Equivalente, e si tratta appunto di un indicatore che serve per valutare e confrontare la situazione economica dei nuclei familiari che intendono richiedere una prestazione sociale agevolata.
L’accesso a queste prestazioni, infatti, è legato al possesso di determinati requisiti soggettivi e alla situazione economica della famiglia, con l’obiettivo di destinarle a chi ne ha più bisogno.
Per calcolare l’ISEE è necessario ottenere l’Indicatore della Situazione Economica (ISE), attraverso un formula matematica che tiene conto dei seguenti parametri:
- Reddito complessivo del nucleo familiare (R);
- Patrimonio Mobiliare (PM);
- Patrimonio Immobiliare (PI);
- parametro della scala di equivalenza. Quest’ultimo tiene conto dei componenti del nucleo familiare.
Si procede in questo modo. Si definisce l’ISE, che si ottiene attraverso questo calcolo:
R + [(PM + PI) × 0,20]
A questo punto, si divide l’ISE ottenuto per il parametro della scala di equivalenza, che è così definito:
- 1 Componente: 1,00
- 2 Componenti: 1,57
- 3 Componenti: 2,04
- 4 Componenti: 2,46
- 5 Componenti: 2,85
Sono previste maggiorazioni di:
- 0,35 per ogni ulteriore componente;
- 0,5 per ogni componente con disabilità media, grave o non autosufficiente;
- 0,2 in caso di presenza nel nucleo di tre figli, 0,35 in caso di quattro figli, 0,5 in caso di almeno cinque figli;
- 0,2 per nuclei familiari con figli minori, elevata a 0,3 in presenza di almeno un figlio di età inferiore a tre anni compiuti, in cui entrambi i genitori o l’unico presente abbiano svolto attività di lavoro o di impresa per almeno sei mesi nell’anno di riferimento dei redditi dichiarati. La maggiorazione si applica anche in caso di nuclei familiari composti esclusivamente da un solo genitore non lavoratore e da figli minorenni. Ai soli fini della maggiorazione, fa parte del nucleo familiare anche il genitore non convivente, non coniugato con l’altro genitore che abbia riconosciuto i figli, a meno che non ricorrano casi specifici.
Al momento sono disponibili 5 diversi tipi di ISEE, a seconda della destinazione d’uso finale:
- ISEE Ordinario: si applica alla generalità delle prestazioni sociali agevolate, a meno che non sia previsto un ISEE specifico;
- ISEE Minorenni: si applica alle prestazioni agevolate rivolte ai minorenni o a famiglie con minorenni;
- ISEE Università: si applica alle prestazioni agevolate per il diritto allo studio universitario;
- ISEE Socio sanitario e corsi di dottorato, che si applica a:
- prestazioni socio sanitarie non residenziali a favore di persone maggiorenni, ad esempio assistenza domiciliare per le persone con disabilità e/o non autosufficienti;
- corsi di dottorato di ricerca;
- ISEE Socio sanitario residenze: si applica alle prestazioni residenziali a favore di persone maggiorenni (ricoveri presso residenze socio-sanitarie assistenziali – RSA, RSSA, residenze protette).
È importante fare attenzione a questa distinzione, perché produrre l’ISEE errato potrebbe impedire o invalidare la richiesta di una specifica prestazione.
Come si ottiene l’ISEE
Al fine di ottenere la certificazione ISEE è prima necessario compilare la DSU, acronimo di Dichiarazione Sostitutiva Unica.
Si tratta di un documento che contiene le informazioni anagrafiche, reddituali e patrimoniali necessarie a descrivere la situazione economica del nucleo familiare.
La DSU può essere compilata online, direttamente dal cittadino, utilizzando il servizio dedicato dell’INPS, oppure rivolgendosi a un CAAF di CGIL, CISL, UIL.
A partire dal 2020 è stato poi introdotto l’ISEE precompilato, e la relativa DSU precompilata, al cui interno sono già presenti dati inseriti in automatico dall’Agenzia delle Entrate e dall’INPS.
I dati pre inseriti sono i seguenti:
- il canone di locazione della casa di abitazione;
- i patrimoni mobiliari;
- i patrimoni immobiliari, indicati nel documento denoninato giacenza media;
- i redditi ai fini IRPEF;
- i trattamenti erogati dall’INPS esenti ai fini IRPEF.
Il cittadino non dovrà fare altro che aggiungere pochi ulteriori dati, facilmente rilevabili (dati anagrafici e beni patrimoniali), ottenendo la DSU in tempo reale.
Fatta eccezione per l’ISEE standard, per il quale è prevista una DSU “mini”, per le altre tipologie è necessario richiedere la DSU integrale.
Dopo aver compilato la DSU e inviata all’INPS per i dovuti controlli, entro poche ore si riceve via email e sull’area personale del portale INPS l’ISEE. Eventuali anomalie e/o irregolarità vengono segnalate, quindi si consiglia di controllare lo stato di avanzamento della richiesta.
Come richiedere l’ISEE precompilato
Come accennato, dal 2020 è stato introdotto l’ISEE precompilato, che rappresenta la soluzione più semplice e facile per procedere in autonomia con la richiesta ed evitare errori nella compilazione.
Per richiedere l’ISEE precompilato è sufficiente accedere al servizio sul sito dell’INPS (qui).
Per procedere con la richiesta bisogna cliccare su “Acquisizione”, e accedere al form (in parte precompilato) da riempire per richiedere la DSU, utilizzando le proprie credenziali di accesso (SPID, CIE, ecc..).
La compilazione è molto semplice, ma per supportare il cittadino l’INPS ha redatto una guida step by step, che è possibile consultare qui. Un documento più completo è invece disponibile qui.
Una volta acquisito il nucleo familiare e i modelli base, il dichiarante sottoscrive il documento. L’INPS rilascia il protocollo della dichiarazione e la ricevuta di presentazione. La DSU verrà attestata solo dopo che i dati di riscontro forniti daranno esito positivo e il dichiarante avrà confermato/modificato i dati precompilati.
Cosa vuol dire? Che dopo aver completato la richiesta di acquisizione della DSU, l’INPS esegue dei controlli, al termine dei quali il cittadino richiedente dovrà confermare i dati inseriti o, eventualmente, modificarli, al fine di chiudere la procedura e consentire l’elaborazione e l’emissione dell’ISEE, che avviene entro 10 giorni (ma potrebbe anche avvenire nell’arco di poche ore).
L’attestazione ISEE ha validità fino al 31 dicembre dell’anno in corso.