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Occupazione e disoccupazione in Italia nel 2023: i dati

Categoria: Lavoro
Gen 10, 2024
Redazione
Occupazione e disoccupazione in Italia nel 2023 i dati

I dati su occupazione, disoccupazione e inattivi in Italia mostrano un trend positivo fin dall’immediato dopo pandemia, segnalando una ripresa dei livelli occupazionali, un crescente numero di persone che cercano e trovano lavoro e un calo della disoccupazione

Analizzandoli con più attenzione, però, questi dati mostrano un quadro fatto di luci e ombre.

In questo articolo vedremo i dati ISTAT aggiornati al terzo trimestre 2023, che mostrano dati positivi sia a livello tendenziale (variazione rispetto al medesimo periodo di due anni diversi) che congiunturale (variazione rispetto al periodo immediatamente precedente).

Analizzeremo, poi, le elaborazioni del 57° Rapporto Censis che rileva il fenomeno in atto dell’inversione del ciclo dell’occupazione, da un’elevata disoccupazione fino alle difficoltà nel reperimento di manodopera e figure professionali specializzate.

Infine, passeremo alla “nota dolente”, osservando il posizionamento dell’Italia in coda alla classifica UE per livelli di occupazione.

Lavoro in Italia: i dati ISTAT sull’occupazione 2023

L’ISTAT ha pubblicato i dati sull’occupazione in Italia nei primi tre trimestri del 2023, dai quali emerge un quadro incoraggiante sebbene, come vedremo, il nostro Paese sia ancora fanalino di coda in Europa.

Passando ai dati, osserviamo che nel mese di ottobre 2023 il tasso di occupazione è salito al 61,8% (+0,1 punti rispetto al mese precedente). 

Occupazione e disoccupazione in Italia nel 2023

L’aumento dell’occupazione rispetto al mese precedente (pari a 27 mila lavoratori) è diffuso tra uomini, donne, dipendenti a tempo indeterminato e in tutte le classi d’età, al netto della fascia 35-49 anni che risulta sostanzialmente stabile; in calo, invece, i lavoratori dipendenti a tempo determinato e gli autonomi.

Facendo un confronto anno su anno, il numero di occupati, a ottobre 2023, supera quello di ottobre 2022 del 2% (+458 mila lavoratori). Rispetto a ottobre 2022, inoltre, cresce il numero di persone in cerca di lavoro (+0,9%, pari a +17 mila) e cala il numero di inattivi, cioè coloro che non lavorano e non cercano lavoro tra i 15 e i 64 anni (-4,2%, pari a -531 mila).

Occupazione e disoccupazione in Italia nel 2023

Nel trimestre agosto-ottobre 2023 si registra un aumento del livello di occupazione pari allo 0,4%, per un totale di 104 mila occupati, rispetto al trimestre precedente (maggio-luglio).

Occupazione e disoccupazione in Italia nel 2023

Dati incoraggianti, dunque, che tuttavia vanno contestualizzati nel tempo, nello spazio (cioè rispetto agli altri Paesi europei) e in un’ottica di inverno demografico. 

Inoltre, occorre tenere ben presente che l’aumento dell’occupazione è dovuto anche all’aumento del lavoro precario, quindi attraverso forme contrattuali che non sono stabili e a tempo indeterminato. Si tratta dunque di un aumento dell’occupazione che però contribuisce a favorire il fenomeno denominato “lavoro povero”; parliamo cioè di quei soggetti che pur lavorando versano in condizioni di povertà, dunque non arrivano a guadagnare un importo sufficiente per la sussistenza propria e della propria famiglia (pagare un alloggio, la spesa alimentare, le bollette, i vestiti, ecc.).

Rapporto Censis: l’inversione del ciclo dell’occupazione

Il 57° Rapporto Censis rileva che in Italia c’è stato un repentino passaggio da elevati tassi di disoccupazione a numeri da record sugli occupati, il tutto in un contesto in cui le attività imprenditoriali segnalano sempre più spesso difficoltà nel reperimento di manodopera e figure professionali

L’Italia è tuttora – e i dati esposti nel paragrafo precedente lo confermano – in una fase espansiva dell’occupazione, avviata già nel 2021, e che nel 2023 si è consolidata. Tra il 2021 e il 2022 gli occupati sono aumentati del 2,4%, mentre tra i primi sei mesi del 2022 e del 2023 la crescita è stata del 2,0%. Il valore medio, in termini assoluti, del primo semestre raggiunge i 23.694.000 occupati (di cui circa l’80% sono  lavoratori dipendenti mentre il restante 20% è rappresentato dai lavoratori autonomi), il dato più elevato di sempre

occupazione in italia

Il generale miglioramento del mercato del lavoro trova conferma anche nella riduzione degli inattivi (-3,6% tra il 2021 e il 2022, ma anche tra il primo semestre del 2022 e il medesimo periodo del 2023), che si riflette in un aumento della forza lavoro

Occupazione e disoccupazione in Italia nel 2023

Su questo punto Censis condivide l’analisi dell’ISTAT: più persone cercano e trovano lavoro andando a ingrossare le fila degli occupati. 

Il Rapporto Censis, tuttavia, offre una lettura più complessa di questi dati:

“il contesto economico generale sta nuovamente scontando la presenza di vari fattori di incertezza, a partire dalla persistenza dell’alta inflazione e di una situazione politica internazionale tutt’altro che positiva. Rispetto ai primi tre mesi di quest’anno, si riducono le ore lavorate in tutti i settori produttivi: -3,0% nell’agricoltura, -1,1% nell’industria, -1,9% nelle costruzioni, -0,5% se si considera l’intera economia. Solo per i servizi, che rappresentano oltre il 70% del totale delle ore lavorate, si osserva un aumento del 2,3% rispetto al secondo trimestre dello scorso anno. Se ci si riferisce al dato del primo trimestre di quest’anno sembrerebbe, invece, esaurirsi la spinta a crescere delle ore lavorate nel settore terziario.”

Italia fanalino di coda europeo per occupati

Se allarghiamo l’osservazione all’intera Unione Europea, i dati italiani in apparenza molto positivi si inseriscono in un contesto ben diverso.

Nel 2022 l’Italia è infatti all’ultimo posto nell’Unione Europea per tasso di attività e tasso di occupazione. In entrambi i casi, le componenti maschili e femminili si collocano anch’esse all’ultimo posto per gli indicatori specifici. 

Nel 2022 il tasso di occupazione della popolazione con età compresa tra i 15 e i 64 anni in Italia è pari al 60,1% (ricordiamo che ad ottobre 2023 è salito al 61,8%), aumentato di 2 punti percentuali tra il 2020 e il 2022, ma ancora distante di quasi 10 punti rispetto al dato medio europeo (che tocca il 69,8%)

Per quanto riguarda gli uomini, l’indicatore raggiunge il 69,2% contro il 74,7% della media europea. Per le donne il divario è ancora più drammatico, con solo il 51,1% delle occupate in Italia, contro il 64,9% della media UE. In sostanza, le sole donne europee mediamente presentano un tasso di occupazione superiore alla media italiana, quindi  uomini e donne messi insieme.

Misurando questi dati in valori assoluti, il Rapporto Censis rileva che se in Italia si raggiungesse il livello medio europeo del tasso di occupazione, avremmo circa 3,6 milioni di occupati in più. Un numero importante, e in grado di compensare ampiamente il numero delle persone in cerca di occupazione (poco più di 2 milioni nel 2022) e ridurre significativamente il livello di inattività, anch’esso da record se confrontato con gli altri Paesi europei. 

Occupazione e disoccupazione in Italia nel 2023

Conclusioni

I dati degli ultimi 3 anni, dunque, mostrano un Paese in crescita in termini di occupazione. Tuttavia, occorre tenere sempre ben presenti i contesti in cui il nostro Paese si muove e quale potrebbe essere il potenziale di crescita ulteriore.

C’è ancora molto da fare, ma il trend positivo fa ben sperare per il futuro.

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