EnfeaNews

 Il portale informativo della Piccola e Media Impresa

Permessi per visite mediche: chi ne ha diritto?

Categoria: Lavoro
Set 13, 2023
Redazione
Permessi per visite mediche chi ne ha diritto

Sottoporsi a controlli medici, terapie, test o esami clinici/diagnostici rientra nella routine per ognuno di noi, e non sempre è possibile fissare un appuntamento al di fuori degli orari di lavoro. In questi casi, le lavoratrici e i lavoratori dipendenti possono usufruire dei permessi per visite mediche, a determinate condizioni. 

L’impianto legislativo del nostro Paese, infatti, prevede il diritto per lavoratori e lavoratrici di assentarsi dal luogo di lavoro per un breve periodo di tempo al fine di attendere a visite mediche. In aggiunta, i vari contratti collettivi nazionali possono aggiungere ulteriori agevolazioni in tal senso

Infine, subentrano anche le dinamiche interne all’azienda, che potrebbe stabilire modalità più flessibili per consentire ai propri dipendenti di ricevere le cure necessarie.

Approfondiamo insieme e cerchiamo di capire chi ha diritto ai permessi per visite mediche e in che modalità

Permessi per visita medica e indennità di malattia

In alcuni casi il permesso per visita medica si “converte” in una assenza per malattia e segue le modalità previste dalla legge e dai CCNL di riferimento, in relazione all’indennità di malattia. 

Per approfondire, invitiamo a leggere l’articolo Come funziona l’indennità di malattia INPS.

Quando accade questo? Quando la lavoratrice o il lavoratore dipendente, dovendosi sottoporre a una terapia che richiede la procedura del day hospital, non può assentarsi solo per qualche ora dal luogo di lavoro. A fronte di questa esigenza può richiedere un permesso retribuito in misura pari all’indennità di malattia.

Oppure, quando il luogo nel quale deve recarsi il dipendente per effettuare la visita si trova distante dal posto di lavoro, rendendo impossibile assentarsi solo per poche ore e rientrare in azienda al termine della visita.

Ancora, il permesso per visita medica va gestito come assenza per malattia quando la terapia o procedura a cui si sottopone il dipendente è incompatibile con il lavoro.  

Infine, si ha diritto all’indennità di malattia in caso di cicli di cure ricorrenti, frequenti nelle lavoratrici e nei lavoratori affetti da patologie croniche che richiedono, periodicamente, di sottoporsi a terapie e cure specifiche. In questo caso, il medico può redigere un certificato medico nel quale indica la reiterazione delle cure, da consegnare al datore di lavoro e all’INPS. 

Permesso per visite mediche: assenza temporanea e breve

Se, invece, la lavoratrice o il lavoratore devono sottoporsi a una visita medica che dura solo poche ore, allora si può usufruire di un permesso temporaneo retribuito

In questo caso, però, è opportuno fare un chiarimento. 

Laddove il proprio CCNL e la contrattazione aziendale prevedano il diritto di usufruire di un permesso specifico per visita medica, in quanto concordato e specificato nel testo dell’accordo, allora si può usufruirne su base oraria o giornaliera. Contrariamente, se non dovesse essere previsto, si può fare ricorso al proprio monte dei permessi retribuiti ROL (Riduzione orario di lavoro)

Ricordiamo che questi permessi non sono assimilabili ai giorni di ferie, questo vuol dire che le lavoratrici e i lavoratori che hanno necessità di assentarsi temporaneamente per visite mediche non devono prendere un giorno di ferie, ma un permesso.

Per approfondire, invitiamo a leggere l’articolo Permessi retribuiti e permessi non retribuiti: quali sono.

Permesso per visite mediche e disabilità

Il dipendente con disabilità ha il diritto di usufruire di un permesso retribuito, che può essere di 2 ore al giorno o di 3 giorni al mese, anche in maniera consecutiva. 

Gli stessi permessi possono essere richiesti anche dai lavoratori dipendenti, familiari del disabile.

La scelta della formula di permesso (2 ore al giorno o 3 giorni al mese) può variare da un mese all’altro o anche durante lo stesso mese, se c’è una comprovata emergenza.

Se un dipendente è riconosciuto come invalido civile in misura superiore al 50% o è mutilato, ha il diritto di richiedere un congedo straordinario, che copre un periodo di 30 giorni all’anno ed è frazionabile in base alle ore

Per fare richiesta di questo congedo è necessario presentare la documentazione medica che attesti la necessità di sottoporsi a un trattamento terapeutico che richiede il congedo. Durante il congedo straordinario, il lavoratore riceverà un’indennità pari a quella prevista per i periodi di malattia.

Permesso per visite mediche in gravidanza

Il permesso di lavoro per ragioni legate alla salute può essere richiesto anche durante la gravidanza. Infatti, le donne in stato di gravidanza hanno il diritto a permessi retribuiti per effettuare le seguenti attività:

  • sottoporsi a esami prenatali;
  • effettuare accertamenti clinici necessari;
  • sottoporsi a visite mediche specialistiche;

I dipendenti che sono genitori possono altresì richiedere un permesso nel caso in cui il loro figlio debba subire una visita medica

Tuttavia, è importante sottolineare che tale permesso può essere richiesto solo per una visita resasi necessaria a causa di una malattia preesistente, non per una visita di routine. In caso di una visita di routine, infatti, è importante ricordare che l’assenza dovuta a questo tipo di permesso non è retribuita.

ENFEA è l’ente bilaterale costituito da CONFAPI e CGIL, CISL e UIL a cui aderiscono le imprese che applicano i CCNL UNIGEC/UNIMATICA, UNIONCHIMICA, UNITAL, CONFAPI ANIEM, UNIONTESSILE e UNIONALIMENTARI.

Scopri le prestazioni che Enfea ha pensato per le imprese e per i lavoratori della pmi!