Il costo del trasporto pubblico sostenuto da cittadini, lavoratori e studenti pesa non poco sul bilancio mensile di una persona o famiglia, soprattutto quando nello stesso nucleo sono presenti più soggetti che usufruiscono di questi servizi.
Per questo motivo, è prevista una detrazione dell’abbonamento ai mezzi pubblici, al quale si affianca, per le lavoratrici e i lavoratori impiegati presso imprese che applicano determinati contratti collettivi nazionali (CCNL UNIGEC/UNIMATICA, UNIONCHIMICA, UNITAL, CONFAPI ANIEM, UNIONTESSILE e UNIONALIMENTARI), il contributo spese erogato dall’Ente Bilaterale Enfea.
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Vediamo insieme in cosa consiste la detrazione delle spese per l’abbonamento ai mezzi pubblici, chi può richiederlo, a quanto ammonta e come funziona il contributo Enfea.
Indice dei contenuti
Detrazione abbonamento mezzi pubblici: come funziona
La normativa vigente nel nostro Paese prevede la possibilità di usufruire della detrazione ai fini Irpef del 19% dei costi sostenuti per l’acquisto degli abbonamenti al servizio di trasporto pubblico locale, regionale e interregionale.
Cosa vuol dire? Chi sottoscrive un abbonamento ai mezzi pubblici, locali, regionali o interregionali, può portare la spesa sostenuta in detrazione con la dichiarazione dei redditi annuale, a determinate condizioni.
Quali sono queste condizioni?
- sono riconosciute solo le spese sostenute per gli abbonamenti, annuali, mensili o temporanei, purché nominativi. Per abbonamento si intende un titolo di viaggio nominativo che consente a chi ne è in possesso un numero di viaggi illimitato per più giorni, in un periodo di tempo specificato;
- non sono riconosciute le spese sostenute per biglietti giornalieri e/o orari, non nominativi;
- non sono riconosciute le spese sostenute per le carte di trasporto integrate, ovvero quegli abbonamenti che includono anche servizi ulteriori rispetto a quelli di trasporto, ad esempio le carte turistiche che consentono anche l’ingresso a musei o spettacoli;
- con mezzi pubblici si intende qualsiasi servizio di trasporto locale, regionale o nazionale, erogato da aziende pubbliche o private affidatarie del servizio pubblico con regolare concessione. Quindi, la detrazione vale per metropolitana, autobus, treni, tram, e così via.
Dunque, è possibile usufruire della detrazione fiscale per le spese sostenute per il pagamento dell’abbonamento ai mezzi pubblici solo se si rispettano le sopra elencate condizioni.
Ogni contribuente può godere di questa agevolazione, compilando il modello 730 e indicando nel quadro E, dedicato appunto alle detrazioni, il codice 40 “Spese sostenute per l’acquisto di abbonamenti ai servizi di trasporto”.
Tuttavia, dal 2024 sarà possibile trovare i dati relativi a questa detrazione già nella dichiarazione semplificata, che va a sostituire il 730 precompilato. Anche gli enti che gestiscono i servizi di trasporto pubblico, infatti, hanno trasmesso le informazioni necessarie entro lo scorso 16 marzo.
Si tratta, però, di un adempimento facoltativo, per questo motivo si consiglia di controllare se la spesa è stata indicata oppure no, e in quest’ultimo caso bisogna inserirla a cura del contribuente o di chi ne cura la dichiarazione (CAAF della CGIL, CISL, UIL).
Per approfondire, invitiamo a leggere anche il nostro articolo Dichiarazione dei redditi: novità e scadenze del 2024.
A quanto ammonta la detrazione
Purtroppo, non si può portare in detrazione l’intero importo delle spese sostenute, per sé o per i familiari a carico, in quanto l’erario ha fissato un limite massimo, sul quale calcolare poi l’aliquota del 19%.
Il limite è fissato a € 250,00.
Quindi, anche se per l’abbonamento dei mezzi il contribuente spende più di € 250,00 all’anno, non potrà indicare in dichiarazione l’intero importo speso ma “fermarsi” a questa cifra.
Quindi, nella migliore delle ipotesi la detrazione si traduce, nei fatti, nel 19% di € 250,00, ovvero € 47,50.
Detrazione abbonamento mezzi pubblici per familiari a carico
La detrazione non spetta per i soli abbonamenti del contribuente, ma anche per quelli eventualmente fatti per i familiari a carico, ad esempio per i figli.
Tuttavia, il limite massimo fissato dall’erario non si riferisce al singolo abbonamento, quindi se il contribuente paga l’abbonamento per sé e per il figlio, ad esempio, in dichiarazione dovrà tenere in considerazione comunque la cifra complessiva di € 250,00.
Cosa vuol dire? Che se, ad esempio, il contribuente spende per il proprio abbonamento € 200,00 all’anno e per quello del familiare a carico € 150,00, in dichiarazione deve indicare massimo € 250,00 e non € 350,00.
Documenti da conservare
Per usufruire della detrazione, bisogna conservare l’abbonamento e la documentazione relativa al pagamento.
Se l’abbonamento non è nominativo, il documento di spesa deve contenere l’indicazione del soggetto a cui fa capo il diritto alla detrazione (contribuente o familiare a carico).
Tuttavia, se la ricevuta è intestata ad un familiare, occorre produrre un documento aggiuntivo: la dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà, come da articolo 47, DPR n. 445/2000 con l’indicazione del soggetto che ha sostenuto la spesa.
Inoltre, ai fini della detrazione, il pagamento deve essere effettuato esclusivamente in modalità tracciabile; sono ammesse in detrazione, dunque, unicamente le spese sostenute tramite bancomat, bonifico, carte di credito, e altri metodi di pagamento digitali, mentre sono esclusi i contanti.
Enfea e il contributo spese per l’abbonamento al trasporto pubblico
L’Ente Bilaterale Enfea prevede l’erogazione di un “Contributo per le spese sostenute per l’acquisto di un abbonamento annuale al trasporto pubblico locale, regionale, interregionale (autobus e/o ferroviario), intestato alla lavoratrice o al lavoratore”.
La misura del contributo è pari al 25% del costo dell’abbonamento annuo del lavoratore per trasporto pubblico (autobus e/o ferroviario) in corso di validità, con il limite massimo di € 150,00 anno, a condizione che l’abbonamento annuo non sia stato oggetto di welfare aziendale.
La documentazione da produrre è la seguente:
- copia abbonamento annuo mezzi di trasporto pubblico in corso di validità, intestato al lavoratore;
- copia ricevuta pagamento abbonamento annuo mezzi di trasporto pubblico.
Il termine ultimo di presentazione della richiesta è fissato entro il periodo di validità dell’abbonamento.
Per tutti i dettagli, invitiamo a consultare il sito www.enfea.it.