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Defibrillatore in azienda: cosa c’è da sapere

Categoria: Lavoro
Dic 20, 2021
Redazione
Defibrillatore in azienda_cosa c'è da sapere

L’uso del defibrillatore in azienda, in particolare in alcuni settori nei quali il rischio di arresto cardiaco è più elevato, sta iniziando a diffondersi in Italia, nonostante non sia obbligatorio per legge

Quando si parla di defibrillatori, però, è opportuno ricordare che si tratta di dispositivi medici generalmente utilizzati da personale sanitario addestrato e formato

Questo vuol dire che non è sufficiente acquistarne uno e tenerlo in un armadio in azienda, ma è necessario formare in modo adeguato chi dovrà utilizzarlo

Per questo motivo, l’ente bilaterale Enfea ha predisposto un contributo per l’acquisto e la formazione all’utilizzo del defibrillatore in azienda. Se vuoi saperne di più, clicca qui

Ma cos’è un defibrillatore, a cosa serve, e cosa prevede la normativa vigente in merito al suo impiego in azienda? Approfondiamo insieme. 

Cos’è un defibrillatore

I defibrillatori sono dispositivi che ripristinano un normale battito cardiaco inviando un impulso elettrico o uno shock al cuore, utilizzati per prevenire o correggere un’aritmia, un battito cardiaco irregolare o troppo lento o troppo veloce

I defibrillatori possono anche ripristinare il battito cardiaco se il cuore si ferma improvvisamente

Esistono diverse tipologie di defibrillatori, ma i più comuni sono i defibrillatori automatici (o semiautomatici) esterni (DAE), presenti in molti spazi pubblici, sviluppati per salvare la vita delle persone che hanno subito un arresto cardiaco improvviso

Quando parliamo di defibrillatori in azienda, ci riferiamo a questa tipologia, che può essere utilizzata anche da personale non sanitario in caso di emergenza.

Cosa prevede la legge in Italia

Come accennato prima, in Italia non c’è l’obbligo di acquisto e possesso di un defibrillatore in azienda, a differenza, ad esempio, della cassetta di pronto soccorso. 

La normativa che definisce e individua i criteri e le modalità per favorire la diffusione dei defibrillatori semiautomatici esterni è il Decreto Interministeriale 18 marzo 2011

L’obiettivo del decreto era la realizzazione di programmi regionali per la diffusione e l’utilizzo di defibrillatori automatici (o semiautomatici) esterni (DAE), indicando i criteri per l’individuazione dei luoghi, degli eventi, delle strutture e dei mezzi di trasporto dove deve esserne garantita la disponibilità, nonché le modalità della formazione degli operatori addetti.

Nonostante non sia obbligatorio avere un defibrillatore in azienda, è riconosciuto il ruolo di questo dispositivo nel salvare la vita di chi ha un arresto cardiaco. 

Inoltre, l’attuale normativa relativa alla Sicurezza sui Luoghi di Lavoro prevede l’obbligo di formazione del personale al primo soccorso, confermando l’importanza della presenza sui luoghi di lavoro di personale addestrato.

Per questo motivo, a scopo preventivo, si consiglia l’acquisto e la messa a disposizione di un DAE (dopo aver effettuato la formazione necessaria): 

  • nelle aree in cui sono presenti apparecchi elettrici; 
  • nei luoghi all’aperto dove esiste il rischio, seppur raro, di essere colpiti da un fulmine; 
  • se si lavora sulla rete elettrica; 
  • se si lavora in luoghi isolati, distanti da ospedali o difficili da raggiungere dai soccorsi. 

Formazione all’utilizzo dei defibrillatori

Il decreto summenzionato interviene anche sulla formazione all’utilizzo dei defibrillatori automatici esterni (DAE) degli operatori addetti, stabilendo che per l’erogazione di corsi di formazione validi ai fini del rilascio dell’autorizzazione all’utilizzo dei DAE, le Regioni e le Province Autonome possono riconoscere o accreditare i soggetti/enti che dimostrino il possesso di determinati requisiti minimi:

  • disponibilità di un direttore scientifico, medico, della struttura formativa, responsabile della rispondenza dei corsi ai criteri previsti; 
  • disponibilità di almeno cinque istruttori certificati; 
  • disponibilità di una struttura organizzativa per le funzioni di segreteria e di registrazione dell’attività;
  • disponibilità di materiale didattico (computer, videoproiettore, manichini, simulatori DAE);
  • disponibilità di un manuale didattico che segua le ultime raccomandazioni International Liaison Committee On Resuscitation (ILCOR). 

L’autorizzazione all’utilizzo del DAE è nominativa, e viene rilasciata dalla struttura del sistema 118 identificata dalla Regione o PA a coloro che, al termine del corso di formazione, hanno dimostrato di aver acquisito la competenza necessarie.

Per approfondire, invitiamo a consultare la circolare del Ministero della Salute del 16 maggio 2014.

Contributo per acquisto e formazione sull’utilizzo defibrillatore 

L’ente bilaterale Enfea prevede un contributo sia per l’acquisto sia per la formazione all’utilizzo del defibrillatore in azienda

La misura del contributo è pari nel massimo a € 700,00 (IVA esclusa) e comunque non superiore al 50% del costo del defibrillatore

Per quanto riguarda la formazione obbligatoria – da svolgere in orario di lavoro – il contributo è pari a € 100,00 per ognuno dei due addetti all’utilizzo dell’apparecchiatura stessa.

Con accordo sindacale potranno essere concessi contributi per l’acquisto di ulteriori apparecchi.

La documentazione da produrre per richiedere il contributo è la seguente: 

  • fattura di acquisto del defibrillatore completa di certificazione;
  • certificazione attestante Ia formazione teorico/pratica svolta su RCP e defibrillatore;
  • dichiarazione di frequenza dei due lavoratori coinvolti nella formazione.

Il termine ultimo di presentazione della richiesta è entro l’anno di acquisto del defibrillatore ed entro tre mesi dalla data di certificazione della formazione dei due lavoratori.

ENFEA è l’ente bilaterale costituito da CONFAPI e CGIL, CISL e UIL a cui aderiscono le imprese che applicano i CCNL UNIGEC/UNIMATICA, UNIONCHIMICA, UNITAL, CONFAPI ANIEM, UNIONTESSILE e UNIONALIMENTARI.

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