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La figura del Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP)

Categoria: Lavoro
Set 18, 2025
Redazione
un responsabile del servizio di prevenzione e prevenzione che indossa un gilet ad alta visibilità e tiene in mano un elmetto di sicurezza giallo mentre usa uno smartphone

La sicurezza sul lavoro non è solo un obbligo di legge, ma un pilastro fondamentale per il benessere delle lavoratrici e dei lavoratori e la prosperità di ogni azienda.  

In un contesto normativo complesso come quello italiano, definito principalmente dal D.Lgs. 81/08 (Testo Unico sulla Sicurezza), garantire un ambiente di lavoro sicuro richiede competenza, organizzazione e figure professionali dedicate.

Tra queste, una delle più importanti è il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP). Si tratta del professionista incaricato di organizzare e gestire tutte le attività finalizzate a proteggere le lavoratrici e i lavoratori dai rischi professionali

La sua nomina è un dovere imprescindibile del datore di lavoro, indipendentemente dal settore o dalle dimensioni dell’impresa.

Ma chi è davvero l’RSPP? Quali sono i suoi compiti concreti e come contribuisce a costruire una solida cultura della sicurezza aziendale? 

Scopriamolo insieme.

Chi è l’RSPP?

L’RSPP è la figura, interna o esterna all’azienda, in possesso di specifiche competenze e requisiti professionali, designata dal datore di lavoro per coordinare il Servizio di Prevenzione e Protezione (SPP)

In parole semplici, è l’esperto che affianca il datore di lavoro nella gestione di tutti gli aspetti pratici e organizzativi della sicurezza sul luogo di lavoro.

È fondamentale chiarire che la sua nomina è uno degli obblighi non delegabili del datore di lavoro, insieme alla valutazione di tutti i rischi e alla conseguente redazione del Documento di Valutazione dei Rischi (DVR)

L’RSPP agisce come consulente, mentre la responsabilità ultima della sicurezza aziendale rimane in capo al datore di lavoro.

Le Diverse Tipologie di RSPP

La normativa prevede che il datore di lavoro possa scegliere tra tre diverse opzioni per la nomina dell’RSPP, a seconda delle caratteristiche aziendali. 

Nello specifico:

  • RSPP interno: un dipendente dell’azienda che, possedendo i requisiti di legge, viene formato e incaricato di svolgere questo ruolo. Questa soluzione è obbligatoria in contesti ad alto rischio o di grandi dimensioni (ad esempio, aziende industriali con oltre 200 lavoratori).
  • RSPP esterno: un professionista o una società di consulenza specializzata che offre i propri servizi all’azienda. Si ricorre a questa opzione quando non sono presenti all’interno dell’organico figure con le competenze necessarie per ricoprire l’incarico.
  • Datore di lavoro come RSPP: in alcuni casi specifici, come nelle aziende artigiane o industriali fino a 30 dipendenti, il datore di lavoro stesso può assumere direttamente il ruolo di RSPP, previa frequentazione di appositi corsi di formazione.

Qualunque sia la scelta, la presenza della figura del responsabile è obbligatoria.

Quali requisiti deve avere un RSPP?

La professionalità di un RSPP non si improvvisa. L’articolo 32 del D.Lgs. 81/08 stabilisce con precisione i requisiti necessari per poter ricoprire questo incarico:

  1. titolo di studio: possesso di un diploma di istruzione secondaria superiore;
  2. formazione specifica: attestato di frequenza a corsi di formazione abilitanti, strutturati in moduli e adeguati alla natura dei rischi presenti nel settore di appartenenza dell’azienda;
  3. Competenze trasversali: formazione su rischi specifici, come quelli ergonomici e da stress lavoro-correlato, e su materie organizzative, gestionali e comunicative.

Il percorso formativo, definito dagli Accordi Stato-Regioni, prevede un corso iniziale e un aggiornamento obbligatorio ogni 5 anni per mantenere valide le proprie competenze.

I compiti chiave dell’RSPP

L’articolo 33 del Testo Unico sulla Sicurezza elenca i compiti fondamentali dell’RSPP

Vediamo cosa fa, nel concreto, questo professionista:

  • analisi e valutazione dei rischi: l’RSPP è il motore del processo di valutazione dei rischi. Grazie alla sua conoscenza dell’organizzazione aziendale e delle normative, individua tutti i potenziali pericoli presenti nei luoghi di lavoro e li analizza per redigere il DVR. Questo documento è la mappa della sicurezza aziendale;
  • elaborazione delle misure di prevenzione e protezione: sulla base dell’analisi dei rischi, l’RSPP sviluppa e propone le misure necessarie per eliminarli o ridurli. Questo include la definizione di procedure di lavoro sicure, la scelta dei Dispositivi di Protezione Individuale (DPI) più idonei e la progettazione di sistemi di controllo efficaci;
  • progettazione dei programmi di formazione e informazione: un lavoratore informato è un lavoratore più sicuro. L’RSPP progetta e propone i programmi di formazione e informazione per tutto il personale, assicurandosi che ogni dipendente sia a conoscenza dei rischi specifici della propria mansione e delle procedure da seguire;
  • collaborazione e consultazione: l’RSPP non lavora da solo, ma partecipa attivamente alle consultazioni in materia di sicurezza, collabora strettamente con il Medico Competente per la sorveglianza sanitaria e si confronta con il Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza (RLS). È inoltre una figura centrale nella riunione periodica annuale sulla sicurezza.

Conclusione

In conclusione, il Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione (RSPP) è molto più di una figura imposta dalla legge. È un consulente strategico che aiuta l’azienda a tutelare il suo bene più prezioso: le persone.

Affidarsi a un RSPP competente significa investire attivamente nella creazione di una cultura della sicurezza diffusa, ridurre il rischio di infortuni e sanzioni, e migliorare l’efficienza e il clima aziendale. La sua presenza è la garanzia di un approccio sistematico e professionale alla gestione della salute e sicurezza sul lavoro.

Domande Frequenti (FAQ) 

Chi nomina l’RSPP?

La nomina del RSPP è un compito che spetta esclusivamente al datore di lavoro e non può essere delegato a nessun altro soggetto aziendale, come stabilito dall’art. 17 del D.Lgs. 81/2008.

Che differenza c’è tra Datore di Lavoro e RSPP?

Il datore di lavoro è colui che ha la responsabilità legale e decisionale ultima sulla sicurezza in azienda. L’RSPP, invece, ha un ruolo principalmente consulenziale: è l’esperto che supporta il datore di lavoro individuando i rischi e proponendo le misure di sicurezza, ma non ha un potere decisionale autonomo, a meno che non gli venga conferita una specifica delega di spesa.

Quali sono le responsabilità (anche penali) di un RSPP?

L’RSPP non ha sanzioni penali dirette previste dal D.Lgs. 81/08. Tuttavia, può essere ritenuto corresponsabile in caso di infortunio o malattia professionale se si dimostra che l’evento è stato causato da una sua consulenza errata, da una valutazione dei rischi negligente o dall’aver omesso di segnalare un pericolo evidente al datore di lavoro.

L’RSPP è sempre obbligatorio?

Sì, la nomina di un Responsabile del Servizio di Prevenzione e Protezione è obbligatoria in tutte le aziende in cui sia presente almeno un lavoratore. La mancata nomina è soggetta a pesanti sanzioni, incluse ammende e l’arresto per il datore di lavoro.

Un’azienda può avere più di un RSPP?

No, la legge prevede la nomina di un solo RSPP per ogni azienda. Questo per garantire un’unica e coerente linea di gestione della politica di sicurezza aziendale. L’RSPP può però essere affiancato da uno o più ASPP (Addetti al Servizio di Prevenzione e Protezione).

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